Le Cassinis in Rosa sfidano il cronometro....e vincono!

Sono ormai quasi le 9,30 quando la prima Cassinis si appresta al via della cronometro organizzata da Rossella Galbiati con il Comune di Assago per promuovere il ciclismo al femminile. La luce è poca, c’è vento e la ricognizione sul percorso ha evidenziato, nell’ordine, che i 500 metri sono in realtà un bel miglio (circa 1600 metri); che il “rettilineo” è un quadrilatero, quindi vi sono quattro curvoni su altrettante rotonde; che in una di queste curve (ops, l’assessore si scusa) la mattina è stato tolto l’asfalto; che si passa tra le case e quindi vi sono dossi e dissuasori ogni trecento metri; che il traffico è teoricamente chiuso sulla nostra corsia, ma spuntano auto da portoni e posteggi oppure allegre famigliole con bambini in bici mentre tu vai a 35 all’ora (capitato alla sottoscritta).

 

Niente però può fermare l’entusiasmo che trasmette Rossella nel presentare i suoi piccoli atleti e nell’illustrare i loro successi (www.teamgalbiati.com, per fortuna non gareggiano con noi). Il suo impegno a favore del ciclismo in generale e di quello femminile in particolare si concretizza anche in queste iniziative molto amatoriali ma coinvolgenti, perché sulla bici, si sa, basta poco per sentirsi una squadra.

 

Così il Cassinis in rosa è presente anche questa volta e al via ci sono: Barbara, Bea, Bento, Fiorenza, Isa, Katia, Maria, Marina, Roberta S., Teresa, oltre a Rossella Galbiati e la compagna Edwige. Sono venuti a sostenerci (nel vero senso della parola, visto che in partenza qualcuno deve tenerti la bici) Sandro, Lele, il Losco, Alberto con Luna e Massimo Esposito, oltre naturalmente a Carol, che sfoggia lo striscione e un megafono da stadio con cori di incoraggiamento.

 

Ed ecco la gara. Una dopo l’altra, senza un ordine prestabilito, partiamo: avvio sui pedali, rapporti duri (sembra un errore, chi ascolta i commenti degli esperti, aggiusta il tiro), tecniche miste nell’imboccare le curve, espedienti di vario tipo per i dossi... esperienze varie ma, di certo, ognuna dà tutto quello che ha.

 

I primi risultati si aggirano intorno ai 2 minuti e 40/45, poi si sale verso i 3 minuti per la categoria “dame” (passatemi il termine sciistico). Il fiato è sospeso, e non solo per l’apnea di gara, quando parte Rossella, che naturalmente diamo per favorita. Taglia il traguardo con un tempo di 2.40. Isa si piazza subito alle sue spalle per 1 solo secondo, ma... con 2.33 e ben 7 secondi in meno, Barbara è prima assoluta.

 

Grande soddisfazione per lei e per tutte. Da ripetere.

Marina

 

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